Ciclismo e salute: tutti i benefici
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Ciclismo e salute: tutti i benefici

Generalmente quando si parla dei benefici dell'attivitą fisica, sia a piedi che in bicicletta, si annoverano vantaggi quali la perdita di peso, la maggiore tonicitą ed elasticitą dei muscoli e l'abbassamento del livello del colesterolo.

Ciclismo e salute: tutti i benefici

Tuttavia, un recente studio condotto dall'Università di Pisa ha permesso di dimostrare che esistono ulteriori forme di giovamento, collegate nello specifico all'uso della bicicletta.

Gli effetti benefici dell'attività sulle due ruote sarebbero particolarmente evidenti sui processi di plasticità cerebrale, secondo Alessandro Sale e Claudia Lunghi. I due ricercatori (il primo attivo presso l'In-Cnr di Pisa, la seconda presso il Dipartimento di ricerca traslazionale dell'università pisana) hanno dimostrato che l'attività motoria in bicicletta produrrebbe un effetto positivo a livello dei circuiti del cervello, permettendo a specifiche aree dell'organo di adattarsi con maggiore efficienza agli stimoli ricevuti dall'ambiente esterno.

L'indagine scientifica dei due ricercatori si è focalizzata principalmente nello studio della correlazione tra le dinamiche della percezione visiva e l'attività motoria in bici. Alla base della correlazione vi è il principio secondo il quale l'esercizio fisico migliorerebbe la plasticità della corteccia visiva negli adulti. A dimostrazione di questa teoria, lo studio ha potuto provare come in alcuni volontari che avevano svolto un'attività motoria con un occhio bendato, gli stimoli presentati successivamente allo stesso occhio venivano percepiti con maggiore reattività, rispetto ad un gruppo di controllo i cui membri non avevano preso parte a nessun esercizio fisico.

I risultati di questa indagine possono trovare applicazione nell'ambito clinico, relativamente allo studio di alcune patologie di grande diffusione e difficile cura, come i deficit dell'acutezza visiva, alcuni irrisolvibili con i trattamenti attualmente a disposizione. Ciò che si può dedurre dallo studio dei due ricercatori dell'Universita di Pisa è che l'esercizio fisico può rivelarsi una soluzione per la cura fisiologica di questi problemi, sebbene sia l'ipotesi di fondo dello studio, sia le potenziali applicazioni mediche necessitino di ulteriori e necessari approfondimenti.

La ricerca ha inoltre permesso di estendere i potenziali effetti dell'attività fisica anche alla sfera visiva e cerebrale, centrando l'attenzione nello specifico sulla plasticità del cervello nell'eleborazione degli input esterni. Un esercizio costante del nostro corpo, come andare regolarmente in bici, può infatti garantire degli effetti positivi non solo al livello muscolare e scheletrico, ma anche a livello cerebrale. Fornendo al cervello continui impulsi, l'attività fisica consente al cervello stesso di mantenersi sempre attivo, stimolando i neuroni e conservando nel lungo termine una condizione di giovinezza sia mentale che corporea.

 
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