Charles Gerba microbiologo dell’Università dell'Arizona, negli Stati Uniti ha condotto una ricerca che potrebbe far arricciare il naso agli schifiltosi, ma anche non è per niente un maniaco dell’igiene. Cos’ha scoperto questo professore?
Rigorose indagini condotte in laboratorio hanno evidenziato un veicolo quasi perfetto di diffusione di germi e batteri: il telefonino cellulare. Il motivo è molto semplice, esso in genere viene accostato alla bocca, viene continuamente maneggiato, azioni che favoriscono proprio la circolazione nonché la proliferazione di batteri che possono spesso causare nausea e problemi di stomaco.
La ricerca ha evidenziato che un water può essere molto più sterile e igienico di cellulari e smartphone. A questa situazione concorre anche il fatto che ovviamente i cellulari non vengono mai lavati o puliti con prodotti detergenti, per la giusta paura che acqua e liquidi vari possano danneggiarli. Questa scarsa attenzione provocherebbe una proliferazione di germi, numerosi fino a 10 volte di più di quelli che si possono nascondere in una toilette.
Secondo l'esperto, con le dovute cautele, e utilizzando appositi prodotti, sarebbe possibile procedere alla pulizia anche dei telefonini. Una regola semplice, ma che andrebbe applicata, per i ricercatori, soprattutto quando si passa il cellulare a qualcun altro o quando lo si lascia usare ad estranei. Tra i batteri più pericolosi che possono essere trasmessi, infatti, c'è anche il pericoloso Escherichia Coli.
Ma, le sorprese non finiscono qui, perché i cell non sono l’unico veicolo in grado di veicolare la diffusione dei germi. Le tastiere di computer negli uffici, specie quelle usate da più persone, i bancomat, i telecomandi delle televisioni, soprattutto negli alberghi, e i carrelli della spesa, sempre secondo un altro studio del professor Gerba, i carrelli della spesa possono veicolare germi e batteri pericolosi come il già citato infatti Escherichia Coli, un batterio molto aggressivo, ma esiste anche un elevato rischio di contrarre persino la salmonella.
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