Enrico Mentana ospite di Gad Lerner nella serata della trasmissione “L’infedele” dedicata alla crisi del Pd sostiene di non sapere le motivazioni della fine del suo rapporto con Mediaset. Ma ci tiene a precisare che il suo Matrix era «uno spazio aperto» mentre alla direzione di Mediaset «forse alcuni ospiti piacevano meno di altri» e «Di Pietro può essere stata la penultima goccia che ha fatto traboccare il vaso». L’ultima lo scontro per la diretta sulla morte di Eluana invece del Grande Fratello. Mentana, che non intende essere considerato un martire, sostiene che «è evidente che quando la tua parte politica governa, meno informazione c'è e meglio è, meno fastidi ci sono meglio è, meno voci ci sono e meglio è. » Hai poi aggiunto che «se poi si abbina questo alla progressiva fidelizzazione di Mediaset all'avventura politica di Berlusconi, allora non c'è dubbio che l'informazione deve essere tranquilla e che l'approfondimento è meglio farlo scivolare oltre la mezzanotte». Non immaginava, Mentana, di ricevere il benservito, solo per essersi dimesso dal ruolo di direttore editoriale. Poi, a proposito della nuova edizione di Matrix che martedì esordirà sotto la guida e la conduzione di Alessio Vinci, Mentana chiede a Lerner se lui fosse licenziato da La 7 , dopo sole 2 settimane l'Infedele verrebbe riproposto con la stessa sigla e la stessa impostazione e la cosa passerebbe sotto silenzio.
Noi di Sullanotizia, nel nostro piccolo abbiamo già espresso attestati di stima e di solidarietà, a Enrico Mentana, professionista coerente ed esempio per tutti i giovani giornalisti. Quello che apprezziamo ulteriormente in lui, dopo l’intervento da Gad Lerner, è il garbo e la serenità con cui esprime le sue considerazioni sulla vicenda, rifiutando categoricamente il ruolo di vittima sacrificale che, d’accordo con lui, pensiamo pensiamo che di addica meglio a Luttazzi, Santoro e Biagi (quando di quella tv l’unica voce che davvero venne a mancare fu propri0 il compianto Enzo). Il Cavaliere non sopporta i non-allineati, specialmente sulle proprie reti. Sono coloro che, in una tv di Grandi fratello e Amici di Maria, dove, ancora più dell’audience è importante abbassare il livello culturale dei giovani italiani, invitano a riflettere… E’ più facile propinare ad un popolo di ignoranti gli spot elettorali che la politica di oggi recita invece di riformare e modernizzare seriamente un paese che è arroccato attorno allo strapotere delle lobby. E non basta essere Enrico Mentana… o ti adegui o sei fuori. Caro Mentana benvenuto nella lista nera dei non-allineati, specie in via d’estinzione.
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