Nell’estate del 1940 il reichssicherheitshauptamt, ossia il servizio segreto nazista diffuse un opuscolo con una presunta profezia di Nostradamus in merito ad un mondo dominato da Hitler. Il fatto notevole è che quell’opuscolo fece più danni dei proiettile nell’animo dei francesi. Era tutto scritto nelle profezie di Nostradamus, e quindi doveva essere vero. Ma chi era Michel de Notre Dame (1503-66) alias Nostradamus? Tanto per iniziare era un medicus, in quei tempi non era del tutto insolito che un medico fosse anche un astrologo, la teoria medica era infarcita di influenze astrali.
Al pari di Ficino, Campanella, Cornelio Agrippa, Giordano Bruno e John Dee era intimamente convinto che l’universo altro non poteva essere che un grandioso organismo, vivo e correlato; dagli astri alla pietra più piccola l’universo parlava una sola lingua, e qualora il sapiente fosse riuscita a tradurre tale lingua sarebbe diventato un Magus e avrebbe potuto piegare la natura ai propri voleri. Era questo il Magus rinascimentale, un uomo che voleva conoscere la musica della natura e comporre nuove sinfonie. Il xvi secolo fu ricco di profeti e astrologi: Mother Shipton, Paracelso, il Ragno nero, Bartolomeo della Rocca, Regiomontanus, solo per citarne i maggiori. Molti sono stati dimenticati. Non Nostradamus. In questo è stato forse aiutato dalla natura stessa delle sue profezie, una struttura a griglia con due coordinate, quartina e centuria, e dalla scarsa trasparenza dei suoi vaticini che si prestavano, e si prestano, a numerose interpretazioni. Ma Nostradamus cosa pensava di se stesso? Nostradamus si considerava “ l’ultimo profeta biblico”. Forse non ci crederete ma era un pessimo astrologo. Nei suoi oroscopi non declinava correttamente le effemeridi, non teneva conto di tutti i pianeti e di conseguenza sbagliava le case. Stiamo parlando dell’abc dell’astrologia, e per tal motivo fu oggetto di scherno dei suoi contemporanei.
L’astrologia era per lui un codice espressivo più che una tecnica divinatoria. In altre parole l’astrologia era, per Nostradamus, un pretesto per divulgare le sue visioni. Visioni che induceva bruciando e inalando i fumi di piante e con estenuanti vegli notturne. Non c’è da meravigliarsi se il suo immaginario era popolato da fiamme e mostri. Praticava anche magia bianca, onomanzia e dattilomanzia; si interessò anche di matematica, numerologia e sufismo. Il Nostradamus astrologo è un’invenzione del figlio Cesare e del suo segretario, lo scopo era distrarre l’inquisizione dalla vera natura delle sue idee, idee che erano in netto contrasto con quelle cattoliche. L’astrologia era invece più tollerata. Per l’inquisizione un teurgo divenne un semplice astrologo. L’uomo che leggeva il futuro non da molta importanza al Nuovo Mondo, che pure era stato scoperto; Americh apertamente è citata una sola volta. L’uomo che tutto sapeva, pur appoggiando Copernico, era a conoscenza dei pianeti che conoscevano tutti, eppure Nettuno e Plutone erano, non scoperti, già lì. I segni zodiacali, usati per i suoi oroscopi, erano trattati in modo molto personale. Il mondo è quello classico, non cita la terra della Cina, chiama l’oriente con i nomi Media, Persia, Babilonia; nessun riferimento all’Africa nera. La parola repubblica viene citata solo cinque volte e scompare in relazione a parole quali re, regine, conte, marchese, duca e nobiltà dicendo. Era richiestissimo da re e potenti nonostante, ricordiamolo, non fosse considerato il non plus ultra tra gli astrologi, ma forse li incantava con altre meraviglie. Nostradamus è figlio del suo tempo. Un illuminato filosofo ermetico ma non un astrologo. Ricordiamoci che si autodefiniva “l’ultimo profeta biblico”; qualche studioso ha azzardato che l’origine della sua famiglia fosse ebraica. E che Nostradamus venisse non da Notre Dame bensì da Nostra Damus. Diamo ciò che sappiamo, nel senso di una sapienza ricevuta. Un concetto molto simile alla cabala ebraica. Un cabalista, un magus rinascimentale. Come Bruno e Pico delle Mirandola. A ben vedere il successo delle sue profezie è nell’intrico e nell’ambiguità delle stesse, capaci di adattarsi a numerosi personaggi e situazioni.
Viene il millennio, mese 12
Nella casa della potenza più grande,
L'idiota del villaggio verrà avanti
Per essere acclamato leader.
Dovrebbe trattarsi di G. Bush, o almeno così sostengono i nostradamiani.
Altri nel Notre Dame vedono un elemento templare, un omaggio a Maria Maddalena. E ciò ci riporta, ancora una volta, dalle parti di Gerusalemme.
Massimo Bencivenga |