La storia del cammello che piange è un film che è stato pubblicato nel 2003.
Diretto da Luigi Falorni e Byambasuren Davaa è una pellicola erroneamente definita da qualcuno appartenente all'illustre categoria dei film-documentario. Ma a dispetto di quanto sia stato affermato è sicuramente molto più esatto chiamarlo o definirlo "Film narrativo". Infatti di film-narrativo si tratta.
I due registi l'hanno girato seguendo con le telecamere la vita reale di una famiglia nomade.
Lo scopo era quello di mostrare da vicino, molto vicino un affascinante quadro realistico di una maniera di condurre la propria vita così diversa e così lontana nel tempo e nello spazio dallo stile di vita tipico occidentale.
A rendere ancora più suggestiva la sequenza delle scene è la colonna sonora caratterizzata per intero dalla musica suonata solo con l'arpa.
Anche la pubblicazione del film è un po' particolare. Infatti è stato pubblicato dalla Fandango all'interno di un cofanetto accoppiato ad un libro intitolato "Mongolia Errante", realizzato dall'antropologa e insegnante d'italiano in Mongolia, Michela Taddei Saltini, autrice anche di un altro scritto che è intitolato Fiabe della Mongolia (Mondadori 1994, pag 291), un libro di fiabe mongole che è stato scritto con la divisione in ben tre filoni: quello pedagogico, quello dell'origine dell'uomo, quello della lotta tra il bene e il male.