Sicuramente trattasi di un caso. Il primo titolo della Collana Prisma di Mezzotints Ebook esce grosso modo quando monta ancora di più l’Affair Prisma relativo al Grande Fratello Americano.
Il mondo si stupisce. Di cosa poi? Noi italiani ci lamentiamo di Prisma senza conoscere la nostra legislazione, e senza indignarci se qualche compagnia telefonica passa informazioni a privati.
Ma lasciamo perdere e torniamo a noi. A Mezzotints Ebook.
Il primo libro della Collana Prisma è Limite Ignoto scritto da Massimo Rainer. Il libro è impreziosito dalla prefazione di Alan D. Altieri direttore editoriale della Collana e autore cult. La Collana Prisma intende raccontare le storie del “lato oscuro”, la faccia nascosta della luna che ci attrae e spaventa a un tempo, abbastanza trasversale come genere, la Collana ama e ben si presta a sperimentazioni e ibridazioni, fermo restando il trademark rappresentato dal “darkside”.
Prima di vedere sinossi, prefazione e autore, diamo i riferimenti.
Limite Ignoto di Massimo Rainer Prefazione di Alan D. Altieri Illustrazione di copertina di Ben Baldwin
Mezzotints Ebook – Collana Prisma Formato ebook (epub, mobi) Pagine: 90 - Lingua: Italiano
ISBN epub: 9788898479061 ISBN mobi: 9788898479078
Prezzo di copertina: € 2,49 Disponibile nelle principali librerie online dal 24 Giugno
Il libro. Un avvocato penalista si reca a far visita in carcere a un giovane detenuto, accusato di un reato ignobile. Tutto molto normale. O forse no. Non c’è nulla di scontato, quando si intraprende una discesa agli Inferi senza lanterna. Non c’è nulla di ovvio, in un non luogo, dove la coscienza e la redenzione non hanno diritto di cittadinanza. Nessuna Giustizia, nessuna pietà. E nessuna identità, dove l’umanità è un’ipotesi. Chi è vittima? Chi è carnefice? Chi è strumento? E quanto può essere profondo l’abisso?
Dalla prefazione di Alan D. Altieri. La linea di partenza di Limite Ignoto è tanto banalmente ordinaria quanto sinistramente subdola. Un carcere collocato (perduto?) nel mezzo del nulla, un avvocato difensore che ha ben di meglio (di peggio?) da fare, un detenuto arrestato (sacrificato?) per un crimine mostruoso. Per cui l’avvocato segue il manuale: assorbimento della verità (nothing but an undiscovered lie), allestimento della difesa (or whatever mitation thereof), suggerimento della via d’uscita (all we are is dust in the wind). Tutto a posto, certo. E niente, niente in assoluto, in ordine.
Perchè il limite ignoto non è più soltanto là fuori. È già arrivato a dilagare dentro. Dentro tutto. E dentro tutti. Così, quella apparentemente banale linea di partenza carcere-avvocato-imputato si rivela la soglia di un’inesorabile, ineluttabile discesa agli inferi. Ruote all’interno di altre ruote, inganni avvitati su altri inganni, crimini che generano altri crimini.
Con Limite Ignoto, Massimo Rainer esegue l’impietosa radiografia ai raggi-X di un impero del male dove la depravazione è la fede e la morte è la divinità. Quell’impero del male ha un feticcio sacrificale, iVstitia, e ha un’amigdala letale, lex.. Qualcosa che faremo davvero meglio a non dimenticare la prossima volta che passiamo davanti a uno dei quegli incombenti palazzi con troppe colonne squadrate e troppo finestre a inferriata, con sulla facciata parole già di per se stesse arcane, rese comunque illeggibili dall’inquinamento. Perchè, sempre qui e ora, dimenticare significa seppellire. Tutto. E tutti.
L’autore. Massimo Rainer. Quarantaquattro anni, avvocato penalista, milanese, nutre da sempre la passione per l’Estremo e il Lato Oscuro, forse a scopo catartico. Presente in alcuni racconti per il Giallo Mondadori, Limite Ignoto è il suo terzo romanzo, dopo Rosso italiano (Barbera, 2007) e Chiamami Buio (Todaro, 2011).
Massimo Bencivenga |