Monaco 1972. Il mondo scoprì Settembre Nero, Mark Spitz e Novella Calligaris
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Monaco 1972. Il mondo scoprì Settembre Nero, Mark Spitz e Novella Calligaris

Al tragico fattaccio di Settembre Nero risposero imprese leggendarie come quelle di Spitz, della Calligaris e di Dibiasi

Se l’immagine regina delle Olimpiadi di Città del Messico 1968 è il pugno nero di Smith e Carlos, l’istantanea sportiva di Monaco 1972 è Mark Spitz.
Ma quelle Olimpiadi tedesche saranno ricordate anche per l’incursione al villaggio olimpico dei terroristi palestinesi del gruppo Settembre Nero.
Questi fecero irruzione negli alloggi israeliani, uccisero subito due atleti israeliani e ne presero in ostaggio altri nove. La polizia tedesca tentò di fare il possibile, ma l’incursione finì peggio dal momento che portò alla morte di tutti gli atleti sequestrati.
L’ex premier israeliano Ehud Barak, ritenuto essere uno dei migliori soldati all-time di quella terra devastata, fu tra quelli che vendicarono quel sangue innocente versato.

Ancora gli capita di pensare a quella notte nella quale Barak sbarcò a Beirut travestito da donna per assassinare tre dirigenti palestinesi responsabili della strage di Monaco.

 

 

Ma torniamo a noi, alle Olimpiadi di Monaco 1972 che, nonostante tutto, a livello di medaglie, rappresentarono un piccolo passo avanti rispetto a quattro anni prima. Il medagliere fu dominato dall’Unione Sovietica, l’Italia con 18 medaglie totali (5 ori, 3 argenti e 10 bronzi) finì al decimo posto.

L’Italia cominciò ad appassionarsi ad atleti quali Pietro Mennea e Novella Calligaris.
Mennea prese il bronzo nei 200 m, specialità nella quale diventerà primatista mondiale; da rimarcare la doppietta, 100 e 200 m, del suo grande avversario Valery Borzov.
Novella Calligaris era giovane, sembrava un pulcino, ma era fatta di ferro la ragazza che portò le prime medaglie olimpiche nel nuoto.

Ed intendo proprio le prime, sia in ambito femminile che maschile, laddove si dovrà aspettare Seuol 1988 e uno strepitoso Stefano Battistelli. Novella prese un argento nei 400 sl, e due bronzi negli 800 m e nei 400 mx.
Furono le discipline acquatiche a farci sorridere a Monaco 1972.

Non solo Novella, a quelle latitudini Klaus Dibiasi bissò dalla piattaforma l’oro olimpico messicano; e il papà di Tania Cagnotto, Franco, tornò a casa con un argento e un bronzo.

Bene anche gli sport equestri, la scherma e la lotta greco-romana, nonché i tiri. Il dominatore di quella Olimpiade però fu, senza ombra di dubbio, Mark Spitz nel nuoto con ben sette ori, in sette giorni con sette record.

Un primato che sembrava eterno ma che, al pari del leggendario salto di Bob Beamon, è stato infranto da Michael Phelps nel 2008. Nella Boxe cominciò a Monaco 1972 la straordinaria carriera del cubano Teofilo Stevenson. 

 

Massimo Bencivenga

 
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