Che i paesi emergenti viaggiassero su binari molto più veloci, non è una sorpresa. È una sorpresa però vedere che le più grandi opere terminate di recente siano tutte localizzate lontano dalla vecchia e stanca Europa. È il caso di Marmaray, un treno che attraversa il Bosforo, per intenderci lo stretto che divide l'Asia e l'Europa, che è stato terminato molto rapidamente e che cambierà per sempre la geografia e la politica di quell'area.
Si tratta di un treno che viaggia in un tunnel lungo 14 km, di cui uno e mezzo immersi sott'acqua. Un progetto terminato in nove anni, nonostante i ritardi causati dal ritrovamento di oltre 1 milione di reperti di epoca romana.
La musica cambia rapidamente a Istanbul, una città che nonostante non abbia nulla da invidiare alle capitali storiche europee, ha deciso di guardare in avanti e di farlo mescolando tecnologia e antichità, realizzando un sogno che era già degli imperatori ottomani e prima ancora dei romani stessi.
Si attraverserà lo stretto che divide l'Europa dall'Asia in soli 4 minuti, contro i 30 minuti attuali per attraversare il traghetto. Per adesso il progetto non è ancora completato, e vede operative solo cinque stazioni delle future 30. Poco male. Il progetto già adesso ha cambiato la vita di molte persone, e una volta completato ridisegnerà completamente il già efficiente reticolo di mezzi pubblici della capitale morale turca.
Capitale morale, perché Istanbul è solo la capitale economica del paese e non quella amministrativa. Un'enorme metropoli di 15 milioni di abitanti per la quale i progetti per il futuro sembrano essere davvero tanti.
Nel giro di sei anni, il Primo Ministro Recep Tayyip Erdogan ha promesso di decuplicare l'attuale rete di metro, che già poco ha da invidiare alle misere realtà di Roma e Milano. Istanbul corre, e lo fa sulle rotaie. E pensare che in Italia per terminare la metro C di Roma non sappiamo ancora quanto dovremo aspettare. |