Alla scoperta di Debrecen, e se questo nome poco o nulla vi suggerisce, sappiate che è la seconda città d'Ungheria, dopo la capitale Budapest. Di recente collegata con un volo anche col Belpaese – basta leggere le norme sui bagagli della Wizzair e comprarne un biglietto low cost per raggiungerla in men che dure ore – Debrecen è anche una poco nota perla di architettura e storia nel cuore dell'Europa dell'est.
Città i cui abitanti amano definirsi “civis”, parola che tradisce storie di legioni e culture anticoromane, a due passi fra Repubblica Slovacca, Ucraina e Romania, Debrecen offre edifici e monumenti di rara bellezza, in cui protestantesimo, gusto esteuropeo e vicende storiche hanno forgiato le linee della Grande Chiesa, al centro, del Krematórium, della bellissima Università.
Per la prima, la Grande Chiesa, elegante e solenne nella sua pur apparente semplicitià, si richiede ai visitatori un atto di coraggio anche a chi soffre di vertigini: lo spettacolo che si dischiuderà allo sguardo, tutta Debrecen ai piedi dell'osservatore mozzerà il fiato e ripagherà di timori e scalinate.
Il Museo Déri, che raccoglie opere d'arte locali e dell'estremoriente, reperti archeologici e tele e sculture di importanti artisti (Munkácsy, Medgyessy) è esso stesso un'opera d'arte d'inizio Novecento.
L'Hortobagy National Park è un parco naturale così bello e importante da essere protetto come Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. La tipica steppa centroeuropea che si distende per chilometri fino a perdita d'occhio e il silenzio e la pace che sembrano provenire da tempi antichi.
Naturalmente, in Ungheria, non potevano mancare le terme. Questa e tutto il centro-est europeo è storicamente terra di terme, fra le più rinomate al mondo e la seconda città ungherese non potrebbe essere da meno. L'Aquaticum Medicinal and Thermal Baths è un complesso che, come si deduce dal nome stesso, non è solo tenuto in conto di rilassante e ritemprante, ma addirittura di medicamento: tanti i sofferenti di problemi di circolazione e respirazione che qui trovano sollievo e, giurano in molti, miglioramenti. Che sia vero o pura suggestione, o – perché no ? - entrambe le cose, certo è che per entrare bisogna prenotare e accertarsi che vi sia posto. Arte, storia, cultura, natura, relax e benessere psico-fisico: stupisce che Debrecen non sia ancora meta di turismo di massa.
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