Chissà se Gianpaolo Cionini sta pensando ad un libro imperniato intorno al crollo delle borse e ai crack delle varie Lehman Brothers, Goldman Sachs e Merrill lynch. Cionini è l’autore del libro "A quanto vendi l’anima", un libro che, a onor di cronaca ma non solo, fu pubblicato con il titolo Insider Trading da un altro editore (Zella), e successivamente, grazie al passaparola dei lettori e al successo, la Feltrinelli ne ha comprato i diritti ripubblicandolo con un altro titolo. Bene, fatto il necessario preambolo parliamo del libro che ha il plot e il ritmo di un thriller. Massimiliano, Max, Corsi è un’ex squalo della finanza cui è mancata improvvisamente l’acqua allo scoppio della bolla di internet; d’altra parte è logico chiedersi dove sono finiti, nel mondo reale, i miliardari in lire che sul finire del millennio anche l’Italia sfornava. Molti saranno finiti come il Corsi della finzione.
Alla porta di Max Corsi si presenta una donna, Valerie, troppo bella e troppo pericolosa. Bella e tentatrice come il peccato e il proibito reca con sé una di quelle offerte che non si possono rifiutare: il suo corpo e cinquanta milioni di euro da investire, con parcella al 10%, in modo sicuro. Troppo sicuro. Qualcuno è al corrente, o sta organizzando, un attentato terroristico capace di provocare un caos in borsa. Corsi dovrà, dopo gli attentati, agire sui mercati, sulle options e sui derivati andando long o short in modo da massimizzare i guadagni. Può anche agevolmente difendersi dall’insider trading in quanto usa piattaforme informatiche e algoritmi numerici. L’offerta è di quella da dannarsi l’anima. In un primo momento accetta, ma poi cambia idea e mette su delle contromisure insieme a Bankitalia, ad una banda di giovani “nerd”, che a me sono sembrati i ragazzi dotati della Rand, ad un’ex fidanzata, agli amici di una vita e di quelli incontrati lungo la vita. A complicare il tutto anche la crisi coniugale con la moglie Charlotte. Il cattivo di turno, monsieur Dupont (allusioni plutocratiche?) è uno speculatore ed un’esteta, più attento al gioco che al guadagno, con il gusto per fulminanti e dissacranti aforismi e massime. Corsi vince la battaglia ma non la guerra, perde Valerie e non ritrova Charlotte. Non uscirà vittorioso da niente ma neanche vittima. Le donne, e ne romanzo sono tutte belle e pericolose, creano disordine. Intanto corre libero con l’auto e la figlioletta.
Nel romanzo si accenna, in modo velato, a società (Goldman, Merrill, Lehman ed altre) che avrebbero guadagnato dall’attentato dell’11 settembre. Se fosse vero sarebbe il più grande insider trading della storia. In realtà non sappiamo, o meglio l’opinione pubblica non sa, se ciò sia avvenuto; di certo ci sono stati scambi per grossi volumi…
Massimo Bencivenga
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