Prima o poi il grande pubblico dei lettori imparerà a conoscere Alan D. Sergio Altieri. In realtà molti hanno già ascoltato le sue parole attraverso Conan il Distruttore, Atto di Forza e Velluto Blu; sì perché il milanese ingegner Altieri ha lavorato per anni a Hollywood come sceneggiatore. Straordinario cantore di futuri apocalittici e bui e anticipatore di scenari geopolitici, nel suo Kondor ipotizza con largo anticipo la Jihad islamica e la “guerra per l’energia” nel medio oriente, è ritenuto la risposta italiana a Tom Clancy e Patrick Robinson, ossia un interprete del techno-thriller.
Niente di più sbagliato, gli eroi di Altieri non sono quelli patriottici, puri, duri di Clancy e Robinson.
Gli eroi di Altieri hanno da tempo smesso di pensare e di amare l’umanità o una nazione.
Amano solo gli uomini e le donne che incontreranno negli "infami campi di fuoco di Caino"; nel ventre emorragico di qualche merdosa guerra. Altieri si esprime in questo modo.
Per la verità ha un modo di raccontare che non può essere imitato, evocativo e stringato ad un tempo. Il ritmo risente, e molto, delle tecniche proprie della sceneggiatura, i dialoghi possono sembrare a prima vista grotteschi, ma hanno il pregio di appagare lo spirito. Dopo aver dato alla luce Russell Brendan Kane, medico mancato e cecchino(sniper) straordinario, SAS tormentato di sua maestà la Regina d'Inghilterra, uno che ha voltato le spalle alla sua bandiera, Altieri ha deciso di dare una virata alla sua produzione letteraria con la trilogia Magdeburg: l'eretico, la furia e il demone.
Se lo scenario è la guerra dei trent’anni, Magdeburg ne è il teatro. Magdeburg, la vergine. Una vergine troppo spesso stuprata, in una guerra di potere e religione, da ogni re, condottiero e religioso. Un conflitto che porta gli uomini a bruciare libri e trattati, prima di bruciare gli uomini stessi. Cattolici e protestanti, e ogni altra possibile confessione nata e tramontata in quegli anni sono il sottofondo della violenza e della repressione.
Un conflitto capace di divorare ogni cosa, uomini e bestie, alberi e imperi.
Una guerra eterna. Per la gioia di corvi, sciacalli e avvoltoi, anche umani.
In questo scenario si muovono una moltitudine di uomini, ognuno con qualcosa da dire, qualcosa da conquistare, qualcuno d'amare e qualcosa da perdere.
Accanto a personaggi di fantasia vengono tratteggiati anche personaggi storici quali Richelieu e Wallenstein.
In tale coacervo un eretico, un ninja, ha una missione.
Assolutamente da leggere...
Massimo Bencivenga |