Nell’asfittico panorama editoriale italiane, con case editrici poco propense alla sperimentazione e autori che si adeguano, quando non si marcano tra di loro, Gianpaolo Cionini ha saputo ritagliarsi un ruolo importante. Gianpaolo Cionini è il maestro italiano del Financial Thriller. Le parole financial e thriller, messe così, insieme e vicine, sembrano essere un ossimoro stridente; del resto, l’economia è o non è chiamata la “scienza triste”?
L’italiano medio (ma anche non pochi diplomati e laureati) si è beato per anni, e in parte lo fa ancora, di non capire niente di matematica e di finanza. Con voglia di informarsi e capire ridotta, il più delle volte, a dare una semplice e fugace occhiata al cambio euro-dollaro, oppure a seguire gli indici borsistici, senza lontanamente immaginare che qualcuno possa guadagnare anche quando la Borsa perde terreno o mostra il segno meno.
La crisi finanziaria ha fatto irrompere nei media e nelle nostre vite una pluralità di economisti o sedicenti tali. Le cose però non sono affatto migliorate. Il climax di un dibattito crolla miseramente quando si comincia a parlare di finanza, di derivati, di spread, di mutui subprime, di attacco all’euro e così via. Va da sé che tenere avvinto un lettore, se queste sono le condizioni iniziali e al contorno, è impresa ardua. Una sfida che Cionini ha raccolto e vinto, perché il financial thriller Le donne creano disordine, che segue l’exploit editoriale di A quanto vendi l’anima è un libro che incolla il lettore e instilla nello stesso una nuova paura. Non ci sono mostri mutanti, non c’è alcun virus, nessuna arma totale. C’è però, strisciante e quanto mai plausibile, l’eventualità che i nemici storici dell’occidente possano sfruttare la crisi finanziaria ed economica come testa di ponte per riuscire laddove han fallito per secoli con le armi, prendendosi in tal modo una clamorosa rivincita sull’epopea (per gli occidentali, non per loro!) delle colonie. Il pericolo che aleggia nel libro è rappresentato dalla possibilità che una masnada di riccastri orientali, russi e arabi possano rendere, movimentando grandi quantità di soldi, le valute occidentali carta straccia (qualora non lo fossero già, do you remember Signoraggio?), in modo da massimizzare e usare, come arma di ricatto, tanto le risorse naturali quanto i manager insediati, a valle di scalate eseguite a basso costo, nei board di banche e multinazionali.
Max Corsi già eroe e artefice, insieme ad una banda di genietti e a tanto denaro, di una mossa finanziaria decisiva per impedire il più grande insider trading della Storia, si ritrova coinvolto, e suo malgrado, in una strana storia. Allegri, una persona ricca di soldi e fascino, con il quale in passato Corsi ha condiviso tutto (anche una donna) si è barricato in una banca, ha ucciso il direttore e, mentre i NOCS scalpitano per entrare, ha chiesto di parlare un’ultima volta con il suo amico. Corsi si trova davanti un uomo finito, è infatti malato a un livello terminale, sembra delirare, parla di complotti e di qualcuno che vuole Corsi morto, lo invita a recarsi dalla ragazza che entrambi hanno amato, lì avrebbe un pacco con le istruzione per difendere la sua vita e il suo mondo. Pam, il commissario che segue la vicenda, esperta di indagini su massoneria e servizi deviati, comincia a sentir odore di compassi e NWO e intuisce che quel Corsi sappia più di quel che dice. Il dubbio viene risolto quando lei, la moglie di Allegri e lo stesso Corsi subiscono un attentato. Qualcuno vuole i documenti che Allegri ha lasciato a Corsi. Ma chi? E perché? E quale messaggio Allegri ha celato usando il libro La bière du pécheur? L’attentato è solo l’inizio dell’incubo, perché qualcuno rapisce l’ex moglie e la figlia di Corsi che, disperato, si trova costretto ad aiutare e farsi aiutare dal nemico (ex?) Dupont, perché adesso i due hanno un avversario comune da combattere: Il Trader, una donna affascinate e senza cuore, che ha in mente di annientare Corsi e le famiglie che dominano l’occidente. Per farlo ha ideato un piano geniale, ed userà i fondi sovrani per perseguire l’obiettivo. Corsi, Pam e Dupont dovranno far ricorso ad ogni energia e ad ogni conoscenza per sventare il piano, salvare le donne di Corsi, tante vite e l’economia mondiale.
Un romanzo completo, a parer mio più maturo di A quanto vendi l’anima. Cionini ha saputo maneggiare bene gli ingredienti. Non è affatto facile mescolare la finanza internazionale e la massoneria, donne bellissime e uomini spietati, flaneur ricchissimi e geniali disadattati senza scadere nel deja vu, quando non nel ridicolo. Cionini c’è riuscito, lo ha fatto tenendo la barra del timone sul thrilling e sul rapporto di Corsi con le sue donne, tante, tutte bellissime, capaci di portare disordine ma anche amore nella sua vita.
Il libro è edito da Sassoscritto, una casa editrice che, evidentemente, non ha paura di sperimentare.
Massimo Bencivenga
|