Il rapporto tra Franchising e Franchisee è uno degli elementi cardine dell’azienda del Franchising, dato che il successo della cosa parte proprio da un accordo non solo di contratto tra azienda madre e succursale, ma anche di partnership.
In parole più semplici, l’azienda madre dev’essere sì una figura di riferimento per il franchisee, e quindi rispettata e riverita, ma non il rapporto dev’essere anche di una sottile parità dei ruoli, sul quale il Franchising fonda tutto.
Il Franchisee nel momento in cui entra nel progetto di una azienda in Franchising inizia a far parte di esso, e quindi pur avendo degli obblighi da rispettare, fa parte della squadra e può avere voce in capitolo su alcune questioni delicate ai piani alti. Dopo tutto se ci pensate, anche tramite il suo negozio l’intero Franchising può avere risvolti positivi e non. Quindi se vi trovate nella parte del Franchising è giusto far sentire importante il vostro socio di minoranza, mentre se al contrario siete solo una succursale di un grande progetto siete autorizzati a non sentirvi l’ultima pedina della scacchiera, ma al contrario un pezzo fondamentale del grande puzzle.
La qualità e il successo di un progetto di franchising, spesso, è proporzionale alla qualità del rapporto che il franchisor instaura con i propri franchisee. Maggiore è il senso di appartenenza da parte del franchisee e maggiore è la probabilità che tutta la struttura possa avere successo.
Non va dimenticato, inoltre, che se dal punto di vista operativo il franchisee è in prima linea, il franchisor deve creare tutti i presupposti per far lavorare al meglio i propri punti vendita. Deve assolutamente investire tempo e risorse nella creazione del brand, nella pubblicità e pubblicità online, nella ricerca spasmodica di migliorare la qualità del porprio prodotto a prezzi concorrenziali, e deve avere la conoscenza di cosa vogliono i suoi clienti finali, che non sono i franchisee come molti erroneamente pensano. |