Il popolo dei lettori è alla ricerca del nuovo Crichton, o di qualcuno che possa avvicinarsi al gigantesco, anche per la statura di oltre due metri, autore di Preda, Andromeda, Jurassic Park e Timeline, solo per citare alcuni dei suoi romanzi. Già perché l’ideatore della serie tv E.R Medici in prima linea è stato un autore eclettico, controverso (basti ricordare che il romanzoStato di Paura fu oggetto di una feroce invettiva del Congresso), ma un indubbio maestro del genere che potremmo definire come techno-thriller, caratterizzato dalla fusione dell’azione con la scienza e la tecnica.
Sono in molti a indicare nel veterinario James Rollins l’erede di Crichton, ammesso che si possa parlare di erede; più in generale possiamo dire che anche il genere di Rollins può essere riconducibile al techno-thriller, con venature più sulla fantascienza che sul futuribile come faceva Crichton. Insomma, forse, Rollins somiglia più a un nuovo Jules Verne che a un novello Crichton.
Recentemente mi sono imbattuto in un autore di thriller tecnologici che a mio avviso merita qualche parola. Sto parlando di PaulMcEuen. Il libro non mi è stato consigliato da nessuno, lo presi perché m’incuriosiva l’autore che viene descritto come un professore di Fisica della Cornell (Ivy League dura e pura), esperto di nanotecnologie applicate alla biologia e alla chimica, con collaborazioni anche in area CIA.
Ma di che parla Spiral? Nel 1946, un giovane biologo, s’impossessa e nasconde una terribile arma biologica giapponese. Nel 2010, Jake Sterling, un giovane professore di fisica della Cornell, con un passato nell’esercito, sta cercando di spiegare le nuove frontiere della fisica quando nell’aula i telefoni iniziano a squillare contemporaneamente. Che sta succedendo? Poco dopo viene a sapere che Liam Connor, gloria e mito della Cornell, suo amico e mentore, è stato trovato in un fiume. Cadavere. Liam Connor è il biologo del 1946. Le telecamere lo inchiodano: si è suicidato, ma tutto ciò non ha senso per Jake. Connor non può esserci suicidato, pieno di vita e interessi com’è. Il mistero s’infittisce quando Jake scopre che dal laboratorio di Connor mancano i microCrawler, piccolissimi ragni robot. Dove sono finiti? E qual è il messaggio nascosto nella letterboxing mandata da Connor al bisnipote Dylan?
Jake, Dylan e sua madre Maggie si ritroveranno loro malgrado a fare i conti con un odio antico e un killer diabolico che vogliono mettere in ginocchio il mondo usuando l’Uzumaki, un letale fungo a spirale. L’arma che Connor ha nascosto da qualche parte in America. A complicare il tutto la solita boria e irresponsabilità dei burocrati e dei militari. Jake dovrà fronteggiare tutto questo per salvare il mondo e la vita di Dylan. Perché come dice la Legge di Connor sull’asimmetria difensiva: crei una cura, crei un’arma. Del film probabilmente ci sarà anche una trasposizione cinematografica. Come debutto stò Paul McEuen non è andato a parer mio affatto male.
Massimo Bencivenga
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