Animale con la U? Quante volte, perlomeno a chi ha una certa età e s’è trovato a giocare con giochi ormai desueti, anche se alcuni stanno trovando nuova linfa grazie al web, s’è trovato nella condizione di indicare o scrivere un animale con la lettera U. Certo, qualcuno potrebbe dire i mitologici Uri; oppure usare i bellissimi Unicorni. Ma si tratterebbe di risposte al limite dell’accettabilità. Un animale vero e non leggendario, esistente e non estinto con la U c’è: l’Upupa.
Chi scrive confessa che, sia pure nell’infanzia abbastanza appassionato di animali, si è imbattuto in questo uccello, perché si tratta di un volatile, forse per la prima volta in quinta liceo, quando si ritrovò a studiare i Sepolcri di Ugo Foscolo, anche se come ben sapete – perché lo sapete, vero?- che Ugo non era il suo vero nome. Se non lo sapete, leggete dappresso.
Questi è rosso di pel Foscolo detto sì falso che falsò fino se stesso, quando in Ugo cangiò Ser Nicoletto. Guarda la borsa se ti vien d'appresso!
Ma torniamo all’Upupa. Nel suo lavoro più importante, di certo a parer mio il più ambizioso e riuscito, il Dei Sepolcri, laddove ad un certo punto si legge:
Senti raspar fra le macerie e i bronchi La derelitta cagna ramingando Su le fosse e famelica ululando; E uscir del teschio, ove fuggìa la Luna,
L’ùpupa, e svolazzar su per le croci Sparse per la funerea campagna E l’immonda accusar col luttuoso Singulto i rai di che son pie le stelle Alle obblîate sepolture.
Una delle caratteristiche fondamentali dell'Upupa è il volo, uno sfarfallio lento che la rende riconoscibile anche a distanze notevoli. Ma la caratteristica principale è il cupo hup-hup-hup, da qui il nome Upupa, che soprattutto i maschi sono soliti emettere durante il periodo riproduttivo. E’ appariscente grazie a un piumaggio molto acceso, rosso-arancio con ali e coda a bande bianche e nere. E’ un uccello difficile da individuare in quanto molto discreto e schivo, che porta l’animale a preferire aree rurali scarsamente antropizzate. Quindi non è affatto un animale menagramo o dalle abitudini macabre. La Bibbia annovera l’Upupa tra gli animali da non mangiare, mentre il Corano descrive l’Upupa come il messaggero che porta a Salomone la notizia dell’esistenza della Regina di Saba e viene a questa rispedita dal re d’Israele per chiederle di convertirsi. Non solo, da quelle parti l’Upupa sembra esercitare un forte appeal. L'upupa è infatti l’uccello nazionale dello Stato d’Israele dal maggio 2008, dopo aver superato il bulbul arabo in un referendum di 155000 votanti il giorno del sessantesimo anniversario della nazione. L’Upupa è altresì l’uccello simbolo dello Stato indiano del Punjab e della LIPU.
E’ anche usata in araldica. L’Upupa infatti è raffigurata sullo:
stemma della città tedesca di Brechten, dove le due upupe che si fronteggiano rappresentano la parte alta e la parte bassa del borgo;
stemma della città di Armstedt, nello Schleswig-Holstein;
stemma della città catalana di Bellmunt d'Urgell;
stemma della città francese di Dirinon, in cui compaiono tre upupe bianche nel quarto superiore destro;
stemma della città di Huppy, in Piccardia, dove compaiono a campo intero le stesse upupe bianche della città di Dirinon;
stemma della città di Kuktiškės, in Lituania, dove compare un'upupa rossa intenta a spiccare il volo;
Un'upupa è raffigurata anche sul logo dell'università di Johannesburg, della quale rappresenta anche la mascotte in ambito sportivo.
Insomma, animale con la U? Upupa, e guai a dire: “E che animale sarebbe?”
Massimo Bencivenga
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