Chi non ha imparato gli animali della fattoria cantando la famosa canzoncina e imitando i versi degli animali stessi. Gli animali della fattoria hanno ovviamente avuto un’evoluzione nel corso degli anni se non dei secoli. Ma ci sono alcune costanti. Una sicura costante è rappresentato dal miglior amico dell’uomo, dal fido compagno che ci accompagna dalla notte dei tempi, e che, per certi versi ha scelto di annullare la sua personalità mettendosi al servizio dell’uomo. Stiamo parlando del cane. Re e padrone degli animali della fattoria, il cane ha anche una strana peculiarità fisica. Quale? Le dimensioni. Non esiste un altro mammifero che ha una tale forbice di dimensioni. Quesito: “Quante volte un Chihuahua è contenuto in un San Bernardo?”. Esiste una tale forbice in animali quali il lupo, l’orca o il rinoceronte? Certo che no.
Nell’economia degli animali della fattoria il ruolo del cane è un ruolo cardine. Sempre al fianco del padrone, lo difende e ne esegue le mansioni, il caso dei cani pastore, in situazioni di assenza dello stesso. E’ il più duttile e coscienzioso degli animali della fattoria e, molto probabilmente, anche il più intelligente. Passiamo all’altro amico dell’uomo, in realtà più delle donne, ossia al gatto. Il ruolo del gatto all’interno degli animali della fattoria non è ben definito. In realtà il ruolo stesso del gatto è molto sfumato. Certamente è un animale domestico e di compagnia, ma è altresì un animale estremamente indipendente e di un’intelligenza vivace e pronta. Sembra sornione, ma è sempre molto vigile e l’istinto del cacciatore in lui non è mai sopito. Sinuoso e predatore, pur dimostrando affetto non è mai del tutto dipendente dal padrone. Non può mancare in questa carrellata relativa agli animali della fattoria la mucca. La mucca è stata, come il cane, al fianco dell’uomo nella sua trasformazione da cacciatore nomade ad agricoltore stanziale e insieme hanno fatto da cardine al nuovo assetto sociale. La mucca è l’icona degli animali della fattoria, l’animale che viene mostrato negli agriturismi ai bambini quali simbolo della campagna e della fattoria. Il suo ruolo all’interno della fattoria è quello di fornire sostentamento, in termini di fornitura di latte e carne nei casi di macellazione. Più raramente all’interno degli animali della fattoria è presente un bue o un toro. Passiamo poi agli ovini che, funzionalmente, hanno lo stesso ruolo dei bovini. Non di rado all’interno degli animali della fattoria si trovano le pecore e le capre, raramente le possiamo trovare insieme, ma una delle due specie, con molta probabilità, farà parte della fauna comprendente gli animali della fattoria. La capra si trova più facilmente in zone montuose, è una sua caratteristica, fornisce meno latte della pecora, ma lo stesso, per talune successive lavorazioni, è più indicato e pregiato. La pecora è l’animale della fattoria più docile e aggiunge, nella casella “attivo”, anche la fornitura di lana. Passiamo adesso ai volatili. Tra gli animali della fattoria non può mancare la gallina. Il suo raspare nell’aia è un’altra delle immagini bucoliche che hanno il potere di metterci di buon umore e di allietarci la giornata. La gallina nella galleria degli animali della fattoria ha un posto mica da ridere, e la gerarchia interna di un pollaio è qualcosa che potrebbe interessare anche i politici. Perlomeno quelli amanti della dittatura. Di complemento, all’interno degli animali della fattoria, possiamo trovare l’oca, il piccione, il colombo, l’anatra e la bufala. Sempre più spesso i desideri e i capricci delle persone stanno portando all’interno delle fattorie anche animali quali varani e serpenti. Ma di certo non si possono annoverare tra gli animali della fattoria e domestici. Può essere sicuramente annoverato tra gli animali della fattoria il maiale, del quale, si sa, non si butta mai niente. Nella fattoria troviamo invece anche animali quali lucertole, scarafaggi, topi e tutta la gamma degli insetti. Pur se non molto gradevoli, è possibile anche trovare queste creature. Il loro ruolo può non piacere ma è funzionale a quello che gli specialisti chiamano “ecosistema”.
Massimo Bencivenga |