Il cinghiale (Sus Scrofa) appartiene all’ ordine degli Artiodattili e fa parte della famiglia dei Suidi. Ritenuto allo stesso tempo preda molto ambita grazie alla sua carne gustosa e avversario di tutto rispetto grazie alla sua tenacia in combattimento, l'uomo ha da sempre considerato il cinghiale come un animale meritevole di comparire in tanti testi. In maniera molto frequente e spesso ricoprendo ruoli da protagonista, questo animale è stato molto citato nella mitologia di moltissimi popoli. Tra l’altro solo nell’arco del ‘900 ha smesso di rappresentare una fonte primaria di sostentamento per l’uomo e solo nel momento in cui è stato sostituito dal maiale, suo discendente domestico.
Questo animale proviene all’origine dall'Eurasia e dal Nordafrica, nell’arco dei millenni è stato più volte decimato e poi reintrodotto sia in vecchi ambienti sia in nuovi ambienti, dove non ha fatto nessuna fatica sia a riadattarsi sia a proliferare grazie a doti di resistenza ed adattabilità sicuramente fuori dal comune. A tutt’oggi è infatti considerato tra i mammiferi a una delle specie più diffuse. Può crescere fino a raggiungere dimensioni notevoli. Infatti può raggiungere gli 80 centimetri di altezza (alla spalla), e il metro e mezzo di lunghezza; può arrivare a pesare fino a 180 chilogrammi. Mediamente può raggiungere i 20 anni di vita anche se da sempre viene fatto oggetto di caccia da parte dei cacciatori. Dotato di una vista molto poco acuta, compensa a questa sua mancanza con l'olfatto e l'udito che al contrario sono notevolmente sviluppati. La sua particolare struttura corporea e la pelle molto spessa ricoperta di setole di cui è dotato, gli consente di incunearsi nelle macchie più fitte del bosco laddove gli altri animali non riescono a transitare. Mentre sia i cuccioli che le femmine sono soliti vivere in branco, i maschi, invece, sono animali solitari. Il cinghiale è un animale onnivoro, è solito scavare col grugno nel terreno per procurarsi tuberi, radici, ghiande, insetti, larve e lombrichi, ma non disdegna nella sua molto varia alimentazione anche uova di uccelli e piccoli mammiferi. Trovandosi in prossimità di uno stagno o di una pozzanghera, non esita a rotolarsi a lungo nel fango nel tentativo di liberarsi dai parassiti. Una volta avvenuto l’accoppiamento la femmina ha una gestazione di quasi cinque mesi, dopo la quale solitamente partorisce dai tre ai dodici cuccioli. Questi riescono a alimentarsi da soli dopo soli 15 giorni. I cuccioli di cinghiale sono dotati di una particolare livrea a righe longitudinali che consente ad ognuno di loro di mimetizzarsi facilmente nella boscaglia.
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