Nella fauna selvatica italiana e Mediterranea si aggira un predatore famelico e rapace. Se in alcune parti del mondo la Mangusta è considerata una benedizione (perché uccide i serpenti) e una maledizione (perché fa piazza pulita di ogni altro piccolo animaletto), lo stesso accade alle nostre latitudini con la donnola.
La donnola (Mustela nivalis) come si capisce dal nome scientifico è un mustelide; il nome latino invece, dominula, che significa donzella o signorina ne sottolinea l’eleganza nei movimenti e la grazia. Ma è tutta apparenza, basta vederla in azione contro topi, galline, arvicole e altri animaletti per convincersi che l’eleganza e la figura sinuosa celano un predatore raffinato e scaltro.
La donnola è un carnivoro e caccia prevalentemente di notte, alla ricerca anche di lepri, conigli, scoiattoli, uccelli di piccola taglia e anche, quando capita, qualche biscia. E’ temuta dagli allevatori come e forse più della volpe, e ferocemente avversata dai cani come e più delle volpi. La donnola vive generalmente nelle cavità del terreno o all’interno dei tronchi degli alberi, fino ad altitudini di circa 2800 metri. Difficile trovarla a altitudini maggiori.
Le dimensioni minuscole sono atte alla caccia nel sottobosco. Le dimensioni della donnola variano infatti da 12 cm a circa 26 cm. Va detto che il dimorfismo sessuale in questo animale è altissimo. Vale a dire che il maschio è più grosso e può arrivare a pesare anche il doppio della femmina. Un fatto questo che, com’è evidente, appare di rado all’interno dei carnivori e dei mammiferi in generale. Avete mai visto un elefante maschio che è il doppio della sua compagna? Certo che no! Il pelo è relativamente corto su tutto il corpo, di colore bruno sul dorso e sulla coda, un mantello mimetico per ben armonizzarsi con la macchia mediterranea e con il sottobosco. Può avere un colore crema-bianco panna sulle zone inferiori, sull'addome, sulla gola e sulle porzioni interne e terminali delle zampe.
Per quanto ben meno devastante della mangusta, la donnola, al pari della volpe e del tasso, rappresenta una minaccia per i contadini e gli allevatori di animali da corte e di piccola taglia. |