Il nostro consueto escursus nel mondo degli animali ci porta oggi ad occuparci dei rettili, più in particolare dei coccodrilli. Questi animaletti, mi riferiscono ai coccodrilli, sono temutissimi dagli adulti, ma riscontrano un certo successo tra i bambini, laddove non si contano gadget et similia raffiguranti la famosa linea fisica dei coccodrilli.
La Lacoste ha scelto il coccodrillo come logo, e quel marchio, nato per impulso di un tennista Renè Lacoste famoso per non mollare mai, anche se la scelta del coccodrillo è dovuta principalmente ad una scommessa.
Ma questa è un’altra storia, non meno bella né affascinante, ma una storia che riguarda più il mondo della moda che quello degli animali. Torniamo ai coccodrilli, che da sempre accompagnano la storia dell’uomo, per la verità siamo noi che siamo arrivati dopo, loro già c’erano e non pochi studiosi vedono in questi lucertoloni, a volte i coccodrilli sono indicati così, gli ultimi superstiti dei rettiloni che abitavano la terra: i dinosauri.
Di certo i coccodrilli sono dei sauri, ma ciò non significa che debbano per forza rappresentare le vestigia dei dinosauri.
I coccodrilli hanno dei cuginetti non propriamente raccomandabili, e sto parlando degli alligatori, dei caimani (l’ex presidente del consiglio non c’entra niente) e dei gaviali.
I coccodrilli, da sempre, in alcune parti del mondo rappresentano il nemico pubblico numero uno, in special modo nelle zone molto paludose o con fiumi molto grandi. Come il Nilo. Già, i coccodrilli hanno avuto alterne fortune al tempo dei faraoni, ci sono stati momenti in cui sono stati venerati e momenti in cui sono stati messi al bando, loro, i coccodrilli intendo, si comportavano sempre allo stesso modo, erano gli uomini e le tendenze religiose a cambiare.
Per alcune dinastie essi rappresentavano delle divinità positive, per altre dinastie erano invece all’opposizione. Non ci credete? Ebbene, sappiate che quando ci riferiamo a Cristo come all’unto, facciamo riferimento ad una usanza ebraica, quella di ungere gli eletti, a sua volta mutuata dall’Antico Egitto, laddove ad essere unti erano i faraoni. I faraoni venivano unti con grasso di coccodrillo, considerato di buon auspicio.
I sumeri, ultimamente di gran moda, rappresentavano alcune delle loro divinità come coccodrilli antropomorfi.
Poi è arrivata la religione cristiana, che ha messo in cattiva luce tutti i rettili, tranne forse la tartaruga, e per il coccodrillo è cominciato l’oblio. Ma, come dicevo, tra i bambini i coccodrilli riscuotono un certo successo ed io stesso, da bambino, avevo un peluche a forma di coccodrillo. E c’è una canzone, un evergreen che chiede ai bambini: “Il coccodrillo come fa?”. La letteratura ed il cinema hanno usato a piene mani i coccodrilli anche se, ad essere onesti, a loro è andata anche meglio che ad altre specie. Non ricordo infatti niente di simile a film come Lo Squalo, o Jurassic Park, o Link (quello delle scimmie), o L’orca assassina (ma figuriamoci!) e così via.
E poi i coccodrilli ci hanno regalato, loro malgrado il mitico personaggio di Mr. Crocodile Dundee; e non è stato Elton John a chiamarli in causa nel suo Crocodile Rock, una canzone ed un ritmo evergreen.
Mentre, ma ormai lo sanno tutti, quando i coccodrilli piangono, le famose lacrime di coccodrillo, non è perché siano dispiaciuti di essersi pappati qualcosa, la lacrimazione serve ad altro.
Generalmente i coccodrilli tendono a vivere raggruppati con i loro simili, anche se nel loro caso non si può parlare di strutture sociali come i branchi di alcuni mammiferi. Questo modello sociale a volte viene sovvertito radicalmente, e gli esemplari adulti tendono a difendere in modo estremamente aggressivo i loro areali di caccia da altri adulti e dai giovani, che cadono spesso vittime di predazione cannibalica. Cacciano prede di dimensioni variabili, principalmente pesci o piccoli vertebrati, ma quando raggiungono il pieno sviluppo i coccodrilli attaccano con successo anche animali molto grandi, quali bovini.
I coccodrilli sono reperibili pressoché in tutte le aree equatoriali e tropicali del pianeta, i coccodrilli vivono lungo il corso dei fiumi e nei laghi, nelle zone paludose; alcune specie si spingono in mare per lunghi tratti (ad es. Crocodylus porosus). Per nidificare preferiscono terreni umidi e ombreggiati, dove possono scavare facilmente il nido e ricoprirlo di materia vegetale (per assicurare una temperatura costante grazie al calore generato dalla decomposizione di quest'ultima).
Lunga vita ai coccodrilli, così simpatici e così pericolosi.
Massimo Bencivenga
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