Il capriolo, facente parte dell’ordine degli Artiodattili e appartenente alla famiglia dei Cervidi è un animale tutto da scoprire sia per la sua innata leggerezza sia per il fascino che ha sempre ispirato sia nei grandi che nei piccini. Basti pensare che il celeberrimo lungometraggio d'animazione della Walt Disney “Bambi” è ispirato dal romanzo del 1923 Bambi, la vita di un capriolo (orig. Bambi, ein Leben im Walde) dell'austriaco Felix Salten. Tra tutti i cervidi europei è il più piccolo. È, infatti, lungo tra i 100 e i 140 cm; la sua altezza alla spalla raggiunge i 50/80 cm e il suo peso può variare tra i 20/25 kg. Non si tratta di un animale particolarmente longevo visto che mediamente arriva a vivere non più di 12/13 anni.
Ha una coda minuscola, ne è quasi privo. Ha un mantello bellissimo che cambia colore a seconda delle stagioni, divenendo marrone rossastro in estate e grigiastro in inverno. Inoltre possiede una macchia bianca sul posteriore che è proprio una caratteristica specifica di questo animale selvatico. Va inoltre sottolineato che solo il maschio ha le particolari corna. I palchi di queste corna sono formati da due stanghe inarcate all’indietro, ognuna delle quali si presenta ramificata con tre cime parallele all’asse. Queste corna vengono rinnovate nel corso del periodo che va da novembre a marzo. Il suo habitat naturale, nel quale trascorre tutta la sua esistenza, è il bosco misto di latifoglie e conifere, separato da radure erbose, in montagna, tra gli 800 e i 1.600 metri di quota. Il capriolo è un animale molto attivo che è in movimento dalle prime luci dell'alba fino al tramonto del sole. Possiamo parlare nel caso di questo animale selvatico di un animale territoriale, anche se va sottolineato che solo le femmine e i giovani formano generalmente dei piccoli gruppi. I maschi, invece, di solito, tendono ad essere piuttosto solitari e disinteressati alle attività del gruppo. Un’altra particolarità che lo rende caratteristico è il suo verso di allarme che lancia nei momenti di difficoltà, che è del tutto simile ad un rauco abbaiare. Una delle caratteristiche che differenzia questo animale dagli altri e' la pausa embrionale della femmina di capriolo nel periodo di gestazione. Infatti se normalmente l'accoppiamento avviene nel corso dei mesi estivi, soprattutto nei mesi di luglio e agosto, va detto che l'embrione non viene sviluppato fino al mese di gennaio e che i cuccioli non vengono al mondo prima dei mesi di maggio e giugno dell’anno successivo. Altre differenze con gli altri animali selvatici ci sono nella crescita dei cuccioli. Rispetto a quelli di camoscio, ad esempio,i quali sono soliti seguire la madre nei suoi movimenti, quelli di capriolo restano nascosti nell'erba, dove, più di una volta nell'arco della stessa giornata, la madre li raggiunge per poterli allattare. Questa abitudine causa, come è naturale che sia, un’elevata mortalità infantile. I piccoli, infatti, restano in questo modo esposti agli attacchi dei predatori come l'aquila o la volpe che non si fanno pregare per portare i propri attacchi a questi cuccioli indifesi . Possiamo quindi concludere sostenendo senza timore di essere smentiti che il capriolo è un animale alquanto delicato, un animale molto territoriale, che risente in maniera estremamente negativa sia del randagismo che del bracconaggio. È un essere che risente in maniera notevole anche dello stress che ne segue alla cattura e alla manipolazione.
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