Se chiedete ad un veterinario il significato della parola Cripzoologia con buona probabilità (9 volte su dieci) lo vedrete strabuzzare gli occhi e farfugliare qualche definizione. Errata. Provateci, io ci ho già provato e questo è stato il risultato. Criptozoologia è composta da due parole: il significato della prima è “nascosto, celato, occulto”; l’altra sta ad indicare la disciplina che si occupa dello studio del mondo animale. Ma più precisamente la criptozoologia, parola usata per la prima volta dallo zoologo Bernard Heuvelmans, tratta, all’interno della zoologia tradizionale, dello studio di specie animali di cui si presume l'esistenza attraverso prove circostanziali, quindi molto indirette ed ipotetiche, oppure di specie che sono generalmente considerate estinte, ma di cui ci siano alcuni possibili avvistamenti
Quindi per intenderci la criptozoologia non si occupa di animali o ibridi-animali come il Centauro o il Minotauro, questi semmai afferiscono alla scena mentale, ma di creature quali possono essere il mostro di Loch Ness, il Mokele Mbembe, il Chupacabra, la Bestia del Gévaudan e quelli che potrebbero essere dei parenti come lo Yeti dell’Himalaya ed il Sasquatch nordamericano. Da sempre l’uomo è stato affascinato dalla natura e dagli animali “impossibili”, ed uso qui il termine in modo molto improprio, in quanto più che di leggende di rami ciechi dell’evoluzione. Anche il grande Presidente americano Theodore Roosvelt, un valente combattente e cacciatore ( ricordate i Rough Rider?) non era immune al fascino di queste creature, e per un po’ andò alla ricerca del Sasquatch. Senza risultato. Molte volte il punto di partenza è un’orma “strana” o qualcosa del genere. Altre volte qualche semplice diceria. La criptozoologia rappresenta una spina nel fianco per i ferventi sostenitori dell’errata convinzione che “la natura fa le cose per bene”, dimenticando che spesso la stessa è crudele ed un po’ pasticciona, almeno per noi abituati ad un modo di pensare per “categorie platoniche”. E dimenticando che gli errori della stessa sono spalmati su millenni quando non milioni di anni. E così le eventuali correzioni o adattamenti se vogliamo dar retta a Charles Darwin. Dal punto di vista evolutivo la criptozoologia non può che sposare le teorie di Darwin e rinnegare l’intelligent design; d’altra parte i sostenitori della perfezione di Dio, quale che sia, si troverebbero in difficoltà a spiegare delle creature che, a tutti gli effetti, sembrano degli esperimenti andati male. Gli animali della cripzoologia potrebbero essere da un lato dei residuati del paleo, per un altro verso invece il risultato della natura che sperimenta se stessa e non sempre i risultati sono ottimali. Ai cripzoologi è delegato anche il compito di indagare sui Globster, su quelle strane creature amorfe, a volte simili a polpi che si spiaggiano, ma che in realtà non somigliano a nessun essere animale vivente o conosciuto. Il mare in particolare sembrerebbe essere il luogo ideale di rifugio per questi animali, se non altro per la vastità del mare e i tanti abissi non ancora esplorati. In Giappone fu rinvenuto un probabile antenato dello squalo, che già di per sé è un animale particolare. Gli esperti di zoologia notarono subito le sei branchie in luogo delle cinque di uno squalo. A volte riesce difficile anche trovare delle “parentele” e delle affinità. Sono animali del passato che in qualche modo sono riusciti a non estinguersi e ad arrivare sino ai giorni nostri? E, se pure non lo fossero, lo studio della loro biologia può esserci di una qualche utilità per una migliore comprensione? Una teoria, che per la verità non trova troppo riscontro, avanza addirittura ipotesi aliene per spiegare alcuni misteri della criptozoologia, in altre parole i seguaci di questa commistione tra Criptozoologia ed Ufologia sostengono che alcune (non tutte, eh?) di queste creature possano avere una provenienza aliena, ed in questo caso la criptozoologia troverebbe dei punti in comune con la teoria del paleocontatto o dell’antico astronauta. Ma queste teorie non incontrano le simpatie dei cripzoologi seri, così come tanti elementi della cosiddetta Archeologia misteriosa o alternativa fa molte volte sorridere gli studiosi seri. D’altra parte, anche senza scomodare gli alieni, non mancano di certo gli interrogativi intorno alla criptozoologia perché, come diceva il bardo: “Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia”.
E secondo voi cosa pensarono gli europei quando si trovarono dinanzi in Australia un canguro? O un ornitorinco? O un cigno nero?
Massimo Bencivenga
E secondo voi cosa pensarono gli europei quando si trovarono dinanzi in Australia un canguro? O un ornitorinco? O un cigno nero?
Massimo Bencivenga
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