Possiamo dire che la moda di esibire animali esotici è nata con l’uomo. I viaggiatori medievali, i soldati di ritorno da una campagna, i grandi di Spagna, i Lord inglesi, i milionari statunitensi, i nuovi ricchi cinesi e indiani, nessuno si mai è sottratto all’irresistibile voglia di portarsi dietro un pezzo, nel caso un animale, di una terra conosciuta e lasciata per i motivi, i più disparati. Si può condividere o meno una simile azione, ma è altrettanto innegabile che la “tratta” di animali esotici, quella legale e quella clandestina, diventa sempre più fiorente.
E le possibilità offerte dalle nuove tecnologie non hanno fatto altro che acuire il fenomeno. Esistono delle severe restrizioni in materia, ma le persone che (de gustibus non disputandum est) vogliono assolutamente avere in casa un pitone o un iguana trovano comunque il modo di aggirare le regoleal fine di portarsi a casa il “trofeo”.
Già perché in molti casi si tratta proprio di un trofeo e di egoismo in quanto, nella quasi totalità dei casi il nuovo habitat non è quello naturale per l’animale. Che pertanto soffre. Con questo ragionamento, ossia vedendo come una forzatura una qualsiasi migrazione forzata e non naturale di una specie animale, anche un Husky o uno stallone arabo possono essere considerati animali esotici. Nel nostro paese la richiesta di serpenti, tartarughe e tartarughine, pappagalli, criceti e così via è in esponenziale aumento. Davvero c’è chi, in tema di animali esotici, chiede animali quali scimpanzé, tigre siberiana, alligatori, scoiattoli, camaleonti, topini, particolarmente richiesti quelli bianchi, persino cavallucci marini. Ed esiste, accanto a quello tradizionale, che abbiamo detto essere regolato da una normativa molto severa in materia, un traffico parallelo di animali esotici. Le forze di polizia indicano nel traffico clandestino di animali esotici il terzo traffico più remunerativo per le organizzazioni criminali dopo quelli relativi alla droga ed alle armi. A voler fare degli esempi possiamo anche associare dei soldi. E allora:
· Giraffa:10000 euro
· Pitone dell’Angola: 3000 euro
· Alligatore: 2500 euro
· Tigre siberiana: 43000
· Scimpanzè: 60000
· Bucero (uccello tropicale dal becco giallo) 100000 euro a coppia. 100000 euro!
Che prezzi! Adesso potete anche capire perché sono in tanti a rischiare, anche la galera, ma ben decisi a lanciarsi in questo traffico. Noi di Sullanotizia deprechiamo tale traffico non solo in quanto malavitoso, ma per il semplice fatto che le specie animali trapiantate in un nuovo habitat soffrono oltremodo, e pertanto trattasi di una crudele gratuita ed inutile. Se non hai fini di un ego deviato.
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