Alzi la mano chi non ha mai mangiato un piatto contenente come ingrediente una Cicala di mare? Bene, io sono tra quelli. E posso dire che con le linguine si sposano molto bene.
La Cicala di mare detta anche cannocchia è un crostaceo per certi versi ancora sconosciuto e che di sicuro non mancherà di riservare ancora delle sorprese. la cicala di mare è chiamata, a volta anche confondendola con qualcos’altro, con i nomi dialettali di magnosella, spernocchia, sparnocchia, canoccia, sigà de maa, astrea… E’ un crostaceo decapodo della famiglia dei Scyllaridae. I crostacei decapodi sono caratterizzati dalla presenza di 10 zampe: di questa famiglia fanno parte anche i granchi, i gamberi e i paguri. Il suo nome scientifico è Squilla mantis, laddove la parola mantis riferisce una somiglianza fra le pseudochele di questo animale e le omologhe zampe della mantide religiosa.
La cicala di mare può essere considerato un crostaceo di medie dimensioni, dal momento che arriva a raggiungere una lunghezza massima di 20-25 cm; ha un corpo allungato, lievemente schiacciato all'altezza dell'addome, ed è provvista di numerose paia di appendici, alcune delle quali vengono usate per muoversi, altre per scavare il proprio rifugio. In acqua veleggia come il drago delle leggende, ma sa essere anche incredibilmente veloce, se vuole. Poi vedremo quanto veloce.
Questo buonissimo crostaceo è in realtà un voracissimo ed efficiente predatore dei mari. La sua preda preferita è la lumaca di mare, ma non disdegna di attaccare ogni crostaceo che ha la sventura di capitargli a tiro. La Cicala di mare, in fase di attacco, riesce a muoversi alla velocità di 23 metri al secondo, sprigionando, grazie alla struttura a molla del suo corpo, una forza d’urto pari a circa cento volte il suo peso. La coda, appiattita, spinosa e a forma di ventaglio caudale aiuta nello slancio e nella stabilizzazione della traiettoria.
Un colpo delle sue pseudochele equivale alla forza di un proiettile calibro 22. I suoi occhi sono in grado di vedere milioni di colori in più rispetto all’occhio umano, ciascuno dei suoi occhi ha una percezione autonoma della profondità. Si muove con una rapidità di riflessi che forse non ha eguali con nessuna creatura conosciuta.
Il suo habitat prediletto è sulle coste del Marocco, delle Azzorre e presso le Isole Canarie, fino ad un massimo di 50 metri di profondità.
Quando vi troverete a mangiare una Cicala di mare ricordatevi che state mangiando un crostaceo buonissimo ma anche un killer dei mari.
Massimo Bencivenga
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