I Templari ed i loro misteri. Nel mondo non ci sono molti argomenti più interessanti nonchè meno misteriosi delle storie, vere o presunte, e delle leggende, bianche o nere, legate all’ordine che nacque per proteggere i destini dei pellegrini in Terrasanta e che, da settecento anni in poi, è diventato sinonimo o quasi di ogni complotto verso il Vaticano ed alcune monarchie, come quella francese. Si parla dei Templari come straordinari guerrieri e costruttori, come guaritori e marinai (per alcuni fuggirono e ripararono, dopo il 13 Ottobre 1307, nella terra che adesso noi chiamiamo America), come diplomatici e banchieri, come giudici e depositari di conoscenze perdute ed occulte. Dove finì la flotta che partì da La Rochelle? In America o in Scozia dove, forse, furono al fianco di Robert the Bruce? Benchè il suo fondatore sia universalmente riconosciuto in Ugo di Payns ci sono dei dubbi sulla sua nazionalità. Un ingegnere italiano, Mario Moiraghi, presentò anni fa un interessante saggio dal titolo: L'italiano che fondò i templari. Hugo de Paganis cavaliere di Campania , laddove Pagani sarebbe Nocera dei Pagani in provincia di Salerno. L’architetto Salvatore Fiori ci porta invece in Puglia, e nei rapporti di questa bella terra con i cavalieri templari. Così, giusto per dire, da quelle parti, in Puglia intendo, c’è anche l’enigmatica costruzione di Castel del Monte, un castello, a pianta ottagonale, fatto erigere dall’uomo che i coevi chiamavano Stupor Mundi: Federico II. Castello che talaltri ricercatori ritengono ispirato e costruito secondo i principi ed i dettami della geometria costruttiva propria dei templari.
Salvatore Fiori nel suo libro I Templari in Terra d’Otranto edizioni Federico Capone. Oggi, a circa settecento anni dalla fine dell’Ordine del Tempio, si contano in Italia circa duecento insediamenti templari, soprattutto in Terra d’Otranto, in quell’estremo lembo di Puglia così ricco di affascinanti ed incomparabili bellezze naturali che, fin dalla preistoria fu crogiolo e crocevia di etnie diverse e, successivamente, luogo d’incontro tra due grandi civiltà: la greca e la romana; quindi, nel Medioevo fu punto di collegamento con la Terrasanta.
Nel suo libro, recentemente pubblicato dalle edizioni Federico Capone: I Templari in Terra d’Otranto, l’architetto Salvatore Fiori, ha effettuato interessanti ricerche nel Basso Salento, riuscendo a realizzare nuove e straordinarie scoperte, dopo aver interpellato documenti d’archivio, consultato antiche mappe del territorio, esaminato moderne carte dell’Istituto Geografico Militare e compiuto sopralluoghi in vaste zone di interesse storico e paesaggistico. Tuttavia il grande merito di Salvatore Fiori consiste nell’avere preso in esame il documento del 25 marzo 1308, pubblicato dallo storico tedesco Hans Prutz, che gli ha consentito di individuare le quindici proprietà fondiarie dipendenti dalla precettoria di Santa Maria del Tempio di Lecce.
Questo libro rappresenta un interessante viaggio nel Medioevo: è l’emozionante avventura di penetrare nel mistero di una chiesetta templare, anche se fatiscente per la sua vetustà ed il lungo abbandono, o di imbattersi casualmente in un’antica masseria dai muri sbrecciati, ma ancora saldi e dagli splendidi archi ogivali che contrastano con l’eternit delle attuali tettoie, rivelando un’epoca eroica ormai lontana e perduta.
Con l’ausilio di fotografie, mappe e disegni originali, questo volume fornisce anche considerazioni di carattere generale che inquadrano l’ambiente sociale del territorio nei primi anni del Trecento, fra cui l’aspetto delle zone agricole e il tenore di vita della precettoria templare leccese, nonché il suo potenziale economico e strategico. Un contributo di sicuro interesse per approfondire il ruolo storico di questo famoso Ordine, soppresso nel 1312 perché accusato ingiustamente di pratiche eretiche.
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