Barrabás arrivò in famiglia per via mare, annotò la piccola Clara con la sua delicata calligrafia.
Questo è l’incipit di La Casa degli Spiriti di Isabel Allende. La scrittrice, figlia del Presidente cileno spodestato l’11 Settembre del 1973 (controllate perché sono andato un po’ a memoria) disse una volta che queste parole le uscirono così, di getto, appena si mise a scrivere. Italo Bonera, l’autore di Io non sono dice di essere partito da un fatto di cronaca per il suo libro. E lui stesso a dire che:
“Venerdì 14 agosto 2007. Un fatto di cronaca. L’evasione rocambolesca di un ergastolano che si fingeva in stato vegetativo. Di sera, a letto, guardando il soffitto, ho immaginato la situazione come se fossi io, quell’ergastolano assassino. Ho acceso il portatile, ho scritto una parola: “Vegeto.” Da qui, la prima stesura del primo capitolo”
Durante una calda serata estiva del 2059, un mite professore universitario sta tranquillamente fumando la sua sigaretta seduto sul sagrato di una chiesa quando viene arrestato per aver difeso un ragazzo nordafricano da un poliziotto. Da quel momento la sua vita finisce stritolata fra i tentacoli di un regime totalitario mascherato da democrazia. Penserà lo Stato ad ammansirne la ribellione, condannandolo - per scontare il suo inesistente debito con la giustizia - a uccidere come mercenario al servizio della Divisione Terza del Direttorato. Ma qualcosa, dentro di lui, si spezzerà irrimediabilmente, alterando per sempre la sua natura e lasciando posto solo a una bramosia di sangue e a un implacabile desiderio di vendetta contro tutti coloro che hanno svegliato in lui il demone senza pietà. Al culmine di questa guerra personale, però, si renderà conto che qualcosa non torna, che alcuni importanti dettagli sono stati trascurati e che la sua vita, come quella dei suoi amici, è in pericolo.
Italo Bonera torna in libreria con un nuovo, avvincente romanzo. Un thriller ben costruito in cui si alternano in modo serrato scene di azione, sesso e morte ma anche, e soprattutto, una spietata metafora della società attuale. Attraverso la descrizione di un futuro non troppo lontano e con uno stile che non lascia spazio al lirismo, lo scrittore bresciano indaga tra le pieghe più sconcertanti del mondo in cui viviamo e ciò che ci lascia è un affresco lucido e impietoso.
“Per la prima volta dopo anni, in questa voragine putrida nella quale mi sono nascosto, ho avuto tempo di ripensare alla mia vita, agli eventi e alle persone che mi hanno portato qui. Ho pensato ai miei simili. Simili? Io non sono come loro. Mediocri. Non hanno alcuna aspirazione che non sia il proprio piccolo interesse meschino, nelle grandi e nelle piccole cose della vita. L’assenza di etica è il paradigma della loro esistenza. E la cultura è uno sforzo inutile. “Etica” e “paradigma” sono per loro termini sconosciuti e privi di interesse. A che servono se poi non si trasformano in denaro, sesso, potere? Arroganti con quelli che credono inferiori, servili con i potenti. La loro piccola famiglia amorale, la loro infima tribù dell’elusione fiscale, la loro schifosa convenienza borghese. La buona reputazione. Il culto dell’autorità. Sono una coorte malata. Un’infezione dilagante. Io non sono come voi, penso”.
Sullo sfondo corroso di una società abulica, fatta di uomini senza qualità, narcotizzata nell’eterno presente di un regime totaldemocratico, le vicende criminali di un essere diabolico e proteiforme - senza nome e senza identità - diventano lo strumento per riflettere sui drammi e le contraddizioni dei nostri giorni: immigrazione, scontro col Potere, corruzione, omertà, immobilismo e falso progressismo. Un mondo, quello narrato in Io non sono come voi, che per il richiamo all’attualità – in particolare quella legata al territorio di Brescia, città natale dell’autore – non può lasciarci indifferenti, tanto immediata e inquietante è la somiglianza con il nostro. Il presente sembra specchiarsi nel futuro, e viceversa. In questo senso Bonera recupera a piene mani il significato originario e più alto della fantascienza, giacché questa – spiegava Bradbury – “finge di guardare dentro il futuro ma in realtà guarda il riflesso della verità che è davanti noi”.
Ecco i riferimenti
Io non sono come voi Italo Bonera (Gargoyle Books, EAN 9788898172078, 14.90 euro, pp. 256 - in libreria dal 20 giugno 2013)
L’autore. Italo Bonera è nato a Brescia nel 1962. Nel 2004 con American Dream ha vinto il premio Fredric Brown per racconti brevi indetto da Delos Books. Ha firmato insieme a Paolo Frusca il romanzo di storia alternativa Ph0xGen!, finalista al premio Urania 2006 e pubblicato nel 2010 da Mondadori nel volume Un impero per l’inferno per la collana Urania Millemondi. La storia sta per diventare un graphic novel in uscita nel 2013. Io non sono come voi si è qualificato tra i cinque finalisti del Premio Urania (Mondadori) assegnato nel luglio 2012.
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Massimo Bencivenga
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