La casa editrice Marsilio si conferma casa editrice capace di andare oltre le etichette e le mode; lo conferma con il libro Il Mullah Omar, scritto dal giornalista Massimo Fini, che tratteggia la figura del capo dei Talebani che governavano, con la loro teocrazia, l’Afghanistan sino allo scontro tra civiltà post l’11 Settembre e sino all’invasione, perché è giusto chiamare le cose con il loro nome, degli occidentali guidati da quello che gli sciiti dell’Iran chiamano il Grande Satana e noi G.W. Bush. Un uomo di grande potere ed influenza, soprattutto in alcune aree musulmane, ma che ha sempre tenuto un profilo bassissimo.
E’ notizia del mese scorso la sua morte, poi smentita; mentre scrivo è ancora uccel di bosco. Massimo Fini tratteggia un uomo degno figlio di una terra aspra, cruda anche, una terra, come amano vantarsi gli afghani mai conquistata né dominata, una terra dove si emerge e si diventa leader non tanto per censo e dinastia (che pure esistono ed hanno un peso) quanto per coraggio o intelligenza o, come nel caso del Mullah Omar, per entrambe. Ne viene fuori un gigante, un uomo da trincea e non un generale da poltrona.
Un uomo che trovò il suo battesimo di sangue contro gli atei invasori sovietici e potrebbe trovare la morte per mano degli infedeli cristiani. Rimmarrà comunque un personaggio importante, un mujahedin diventato taliban che finirà come mujahedin nel tentativo sempre di difendere la sua terra, le sue valli, le sue montagne, i suoi fiumi. Il suo Afghanistan. Per quell’Afghanistan combattè fianco a fianco con l’altro eroe nazionale, il Leone del Panjshir Ahmad Shah Massoud, prima che diventassero nemici giurati. Ma quella di Massoud è un’altra storia, ugualmente bella..
Il libro, inutile dirlo, non è stato accolto con una salva di giubilo, ma a chi acriticamente critica, passatemi il termine, bisognerebbe ricordare che in guerra la prima vittima è la verità; e checché ne dicano in nostri politicanti siamo in Guerra.
Il Libro: E’ uscito per Marsilio Editori nella collana I nodi “Il Mullah Omar” (pp. 171, € 16.50) di Massimo Fini, la biografia del misterioso e inafferrabile leader dei Talebani che da dieci anni tiene in scacco il più potente e tecnologico esercito del mondo. Una storia che inizia con un ragazzo diciottenne che si batte contro gli invasori sovietici e in battaglia viene ferito irrimediabilmente a un occhio, se lo strappa, si benda da sé e torna a combattere. Che prosegue con quattro ragazzi, Omar, Ghaus, Hassan e Rabbani, che sulla piazza del loro povero villaggio, Singesar, decidono di fare qualcosa contro le prepotenze, gli abusi, le violenze, gli stupri, gli assassinii dei "signori della guerra" che, impegnati in una feroce lotta per il potere, agiscono nel più pieno arbitrio.
Massimo Fini, scrittore e giornalista, racconta la nascita del movimento talebano che nel giro di soli due anni (1994-96), grazie all'appoggio della popolazione, sconfiggerà i "signori della guerra" riportando l'ordine e la legge, sia pur una dura legge, la sharia, nel Paese di cui Omar diventerà la guida. Massimo Fini restituisce un ritratto di un uomo singolare, riservato, di poche parole ma attento a quelle degli altri, timido, quasi umile, e anche per questo adorato dai suoi, ma per nulla cupo, ironico e sarcastico, che arrivato al potere continuerà a condurre la vita spartana di sempre e non lo userà per arricchirsi o ritagliarsi privilegi ma per inseguire un suo sogno. Il sogno del Mullah Omar è quello di un Afghanistan finalmente unificato e pacificato, lontanissimo dagli stili di vita dell'Occidente.
Massimo Fini legge inoltre la guerra in corso in Afghanistan come la lotta dell'uomo contro la macchina, dell'uomo contro il potere del denaro che crede di poter tutto comprare, e corrompere, anche valori molto diversi dai suoi, ma forse altrettanto degni di essere vissuti, e per difendere i quali c'è chi, come il Mullah Omar e i suoi giovani Talebani, è disposto a battersi e a morire.
Massimo Fini scrittore e giornalista, è autore di La Ragione aveva Torto? (1985, 20096), Il Conformista (1990, 2008), Nerone. Duemila anni di calunnie (1993, 2008), Catilina. Ritratto di un uomo in rivolta (1996, 2008), Il denaro «Sterco del demonio» (1998, 2008), Di[zion]ario erotico. Manuale contro la donna a favore della femmina (20002), Nietzsche. L’apolide dell’esistenza (2000, 2009), Il vizio oscuro dell’Occidente. Manifesto dell’Antimodernità (2002 e 2004), Sudditi. Manifesto contro la Democrazia (20043), Il Ribelle. Dalla A alla Z (2006), Ragazzo. Storia di una vecchiaia (2008), Il Dio Thoth (2009), Senz’anima. Italia 1980-2010 (2010). A teatro Fini è stato, come attore e autore, insieme a Eduardo Fiorillo e Francesca Roveda, Cyrano, se vi pare.
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Massimo Bencivenga |