Nessuna carne verrà risparmiata. L’autore, Piero Nicola, non fa sconti. Piero Nicola, nei racconti che compongono il libro Specchi di questo tempo, edito da Edizioni Solfanelli, regala al lettore il suo sguardo lucido sui mali del nostro tempo; se la genesi degli stessi è complessa, e magari tutt’altro che univoca, il risultato è ben visibile nel modo di agire della nostra società che ha perso molte, troppe bussole (la politica, la religione, la giustizia, la famiglia) ed è, o perlomeno sembra, incapace di trovare i giusti anticorpi a quella che è a tutti gli effetti una deriva, una involuzione. I racconti contenuti nel libro Specchi di questi tempi non offrono nessuna pietà, sono lo sguardo di un navigatore solitario, e marinaio Piero Nicola lo è stato davvero, che guarda, dalla sua tolda, una costa impestata. A quel navigatore toccherà descrivere nel diario di bordo gli ultimi spasmi della città, e darne la degna sepoltura.
All’incontro con la visione del mondo proposta dall'autore negli otto racconti che compongono questa raccolta, si può restare interdetti e perfino offesi, ma è indubbiamente difficile sfuggire a una riflessione e a un riesame di dati e convinzioni che sembravano acquisiti.
Per vari motivi poco encomiabili, tendiamo a rimanere sulla superficie della crisi e del disagio che ammorbano la società. Muovendo da questo presupposto, le radici dei mali del nostro tempo vengono messe crudamente allo scoperto.
Con un realismo a volte esasperato e la descrizione di casi al limite dell’ordinario, la droga, la criminalità male arginata e incombente su chiunque, i valori sfuggenti, i miti in auge sino a ieri e oggi in declino, le relazioni inaridite e involgarite diventano amari protagonisti di ciascuno dei racconti.
Ma è soprattutto la cellula basilare dell’organismo civile, la famiglia, ad apparire in sè sconvolta da diritti ingenerosi, dal presuntuoso svilimento del sacrificio; mentre è nei nuclei meglio stabilizzati e più forti che s’insinua la pericolosa vacuità dovuta alla carestia degli ideali.
Persino il ricorso alla chirurgia estetica, che ravviva bellezze e attrattive, si rivela insidioso e controproducente.
Una ritratto disilluso e a tratti scioccante, e nessun finale felice, a riprova che la casa del “Mulino Bianco” è solo un fuorviante esempio di carta patinata.
SPECCHI DI QUESTO TEMPO di Piero Nicola edito da Edizioni Solfanelli pagg. 200 14,00 euro
http://www.edizionisolfanelli.it/specchidiquestotempo.htm
Piero Nicola è nato a Alessandria nel 1938. Nel 1947 la sua famiglia, piccolo borghese, si trasferì a Genova, dove egli conseguì il diploma di capitano di lungo corso. Dopo un breve periodo di navigazione, prestò servizio alla Stazione Marittima del capoluogo ligure. Ragionatore sin dalla prima gioventù, come chi ritenga d’aver ricevuto il carisma dell’attitudine a pensare autonomamente per trovarsi sul solido, dovette passare attraverso l’infatuazione per la filosofia esoterica, prima di approdare alla fede e alla verità rivelata. Ma il suo raziocinio non vi si arrestò. Si diede a approfondire i temi dell’ortodossia d’un cattolicesimo in crisi, istruendosi nella materia teologica, con l’ausilio di pubblicazioni e di sacerdoti tradizionalisti, sostanzialmente come autodidatta. Nel frattempo, la sua passione per le lettere lo aveva condotto al modesto lavoro di traduttore per gli editori Mursia e Franco Maria Ricci. Negli ultimi anni ha curato la versione in italiano corrente di due opere ottocentesche edite dal Centro Librario Sodalitium: Il volontario di Pio IX di Antonmaria Bonetti e Il vero volto di Giordano Bruno di Pietro Balan.
Massimo Bencivenga
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