Vi è mai capitato di iniziare a scrivere qualcosa e poi abbandonare i fogli (file) da qualche parte in un cassetto (indirizzo di memoria). Può darsi.., ancora meno ovvio è che un vostro nipotino tragga da quei fogli (file) un romanzo (ebook). Ma non dimentichiamo che, dopotutto, il trucchetto del manoscritto ritrovato fu usato anche da Alessandro Manzoni.
Ma che succede se il romanzo in essere era, o avrebbe dovuto essere, il risultato di ben quattro cervelli? E se chi lo ritrova decide di fare di testa sua? Cosa succede in tal caso? Succede che vien fuori Appunti di Romanzo di Jerome K. Jerome edito da Leone Editore. K come Klapka. Jerome Klapka Jerome. Sembra uno scioglilingua, forse lo è conoscendo il gusto per la battuta dell’autore.
Quattro amici, uomini di lettere, molto diversi uno dall'altro decidono di comporre un romanzo ad otto mani. A questo scopo si riuniscono di frequente per discutere e costruire una storia. Questo bellissimo e poco conosciuto libro di Jerome (noto in tutto il mondo per il suo Tre uomini in barca) racconta la genesi di un libro che non verrà scritto mai. Gli amici raccolsero appunti e vergarono verbali dei loro incontri, nei quali si cercavano spunti raccontando storie vere, vissute o sentite raccontare da altri, si cercava di tracciare le linee dei protagonisti e si analizzavano segmenti e risvolti della società londinese di fine '800. Il narratore, del quale non si conosce il nome, lasciando intendere al lettore si tratti dello stesso scrittore, troverà dopo molti anni i documenti relativi agli incontri di stesura del romanzo. Deciderà di farne lui stesso un libro, dimentico del protagonista o dell'eroina tanto ricercati precedentemente dal gruppo di scrittori, e concentrandosi principalmente sulla narrazione degli incontri e delle storie che vi si narravano. Il risultato è un insieme di mondi e vicende, impregnate spesso di tragica ironia e sottile umorismo. Una concatenazione di avvenimenti nei quali una profonda riflessione sulla vita e sulla società vissuta da Jerome emerge pagina dopo pagina.
Storie esilaranti, tragiche e divertenti, impregnate dell'umorismo schietto e privo di orpelli di Jerome. Vicende che raccontano una città (Londra) e la sua gente, indagando dentro le menti dei tanti personaggi che si incontrano nelle pagine di questo libro.
Jerome compie abili salti temporali, chiude e riapre parentesi con naturalezza, la sua scrittura è fluida e piacevole, accompagna il lettore fino all'ultima pagina regalandogli la sensazione di essere comodamente seduto in un salotto londinese della fine del diciannovesimo secolo e di star partecipando a un dopo cena con ospiti colti e arguti, che mediante raccontini tratteggino un quadro ricco e articolato di una intera società.
“Una sera, tornato a casa da una festa dedicata alla pipa fatta dal mio amico Jephson, informai mia moglie riguardo all’intenzione che avevo di scrivere un romanzo e lei ne fu compiaciuta. Disse che molte volte si era domandata perché non ci avessi mai pensato. E aggiunse: «Guarda come sono ridicoli tutti i romanzi al giorno d’oggi; sono sicura che anche tu potresti scriverne uno». (Ethelbertha intendeva farmi un complimento, ne sono convinto; ma è tale la sua trascuratezza nel modo d’esprimersi che, alle volte, il significato rimane oscuro.)
Quando però le dissi che avrei collaborato con il mio amico Jephson, lei esclamò: «Oh!» con tono dubbioso; e quando andai avanti a spiegarle che anche Selkirk Brown e MacShaughnassy avrebbero aiutato, emise un altro «oh!» con un tono che non conteneva alcuna ombra di dubbio, ma lasciava intendere chiaramente che le speranze che aveva riposto in un progetto che le sembrava realizzabile, erano interamente sfumate.»
Jerome Klapka Jerome è considerato uno dei maggiori umoristi inglesi. Il suo libro più famoso, Tre uomini in barca, ha fatto il giro del mondo, ne sono state tratte versioni cinematografiche e radiofoniche, e ha permesso al suo autore di vivere agiatamente dedicandosi alla sola scrittura. Nonostante gli sforzi, Jerome non riuscì più a eguagliare il successo di Tre uomini in barca e le sue opere successive sono poco note al grande pubblico. Nacque a Walsall nel 1859 e morì a Northampton nel 1927.
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Massimo Bencivenga |