La casa editrice Gargoyle Books, come ben sapete, pur nata con un forte orientamento alle tematiche horror non ha mai disdegnato di declinare la propria mission editoriale anche attraverso gli altri generi e sottogeneri del fantastico, pubblicando o ripubblicando, tra gli altri, autori di vaglia o cult come Dan Simmons, Richard K. Morgan, Marie Corelli o Joe Abercrombie.
Autori come John Scalzi.
Già autore pubblicato con Gargoyle di Morire per vivere e Le Brigate Fantasma, John Scalzi è nelle librerie, da Settembre, con L’ultima Colonia.
Un altro libro di qualità pubblicato da Gargoyle Books, atteso che L’ultima Colonia è stato finalista al Premio Hugo 2008 nella sezione dedicata al miglior romanzo.
Prima di andare a vedere la sinossi del romanzo, la biografia dell’autore, un estratto e alcune impressioni di prima mano, diamo i necessari riferimenti.
L’ultima Colonia romanzo di John Scalzi Gargoyle Books
Collana EXTRA, EAN 97888 98172443, 18,00 €, pp. 315, titolo originale e I anno di pubblicazioneThe Last Colony, 2007, traduzione di Benedetta Tavani
Il libro. John Perry e Jane Sagan − ex soldati delle Forze di Difesa Coloniale − hanno rinunciato alla vita militare e ai loro corpi geneticamente modificati per vivere come Amministratori del pianeta di Huckleberry. La loro tranquillità viene, però, interrotta dalla visita del Generale Rybicki, che propone a entrambi di diventare responsabili del governo di Roanoke, una nuova colonia umana. Vinte le iniziali titubanze, la coppia accetta e parte. L’approdo − lo si scoprirà presto − non è Roanoke bensì un altro pianeta da dove i due − esche, loro malgrado, necessarie alla messa a punto di un piano di guerra − dovranno attirare le astronavi del Conclave, una federazione di razze extraterrestri con l’obiettivo di limitare l’espansione della specie umana nell’universo.
Le flotte aliene, una volta individuati i nuovi insediamenti terrestri, provvedono ad evacuarli e, se i coloni fanno resistenza, li eliminano. Oramai per l’Unione Coloniale la situazione è diventata insostenibile: il Conclave deve essere annientato, anche a costo della carneficina degli abitanti di Roanoke. A questa macabra eventualità non intendono sottostare né il Maggiore Perry né il Tenente Sagan, il cui acume strategico e la consolidata esperienza si riveleranno determinanti per far prendere una piega del tutto inaspettata al corso degli eventi.
Terzo titolo della serie “Old Man’s War”, anche L’ultima colonia procede perfettamente autonomo rispetto a Morire per vivere e a Le Brigate Fantasma. A differenza dei due romanzi precedenti, qui Scalzi mette in secondo piano le scene d’azione e dei combattimenti interstellari e si concentra di più sui contraccolpi che i giochi della politica e del potere hanno sui personaggi.
Centrale è infatti la riflessione − in chiave felicemente narrativa − sull’imperialismo, credo di un ceto politico il quale, pur di rafforzare maggiormente la propria influenza, ignora le priorità e il benessere delle popolazioni che dovrebbe rappresentare.
Gli obiettivi di dominio dell’Unione Coloniale rimandano alle brame espansionistiche dei governi reali, sempre più sordi e accentratori.
Nel romanzo, però, l’impeto predatorio dell’UC trova un freno nell’attitudine alla compassione dei protagonisti, John Perry e Jean Sagan. I due si affrancano dai diktat dell’UC e agiscono, invece, in favore della pace e dell’unità. Quest’attenzione al percorso etico dei personaggi si sviluppa in maniera affatto buonista bensì nello stile di Scalzi, irriverente e fulmineo insieme.
Lo scrittore ci lascia con il dubbio che gli uomini possano essere migliori dei loro governi. Un’utopia o un monito di speranza in questi tempi tetri di conflitti permanenti?
Da L’ultima colonia:
In questa parte dello spazio, provenire dalla Terra è come essere un ragazzino di provincia che sale sull’autobus, va nella grande città e passa tutto il pomeriggio a fissare i grattacieli a bocca aperta. Poi, però, viene rapinato perché colpevole di provare meraviglia di fronte alle cose straordinarie di questo nuovo mondo, poiché tali cose non hanno né tempo né simpatia per i novellini sprovveduti, e sono pronte a ucciderlo per via del contenuto della sua valigia. Il ragazzino di provincia impara presto come funziona l’universo, perché non può più tornare a casa.
John Scalzi (Fairfield, CA, 1969). Scrittore, giornalista e blogger. È conosciuto soprattutto per il ciclo Sci-Fi di otto libri“Old Man’s War”, di cui Gargoyle ha già pubblicato Morire per vivere, Le Brigate Fantasma e L’utima colonia. Ha vinto il John W. Campbell Award nel 2006 come miglior scrittore di fantascienza ed è stato candidato due volte al prestigioso Hugo Award, conquistato nel 2013 con il romanzo stand-alone Uomini in rosso (Urania, 2014). La fiction di John Scalzi si rivolge anche a chi non legge abitualmente fantascienza, senza per questo perdere di qualità e pregnanza: interrogativi universali, giusto mix di azione e introspezione, humour caustico, e una certa scanzonatezza di tono fanno da cornice a trame benissimo costruite e di forte presa. «Se si dà un’occhiata ai libri di fantascienza più significativi degli ultimi anni, non ne ce ne sono molti che potrebbero mettersi nelle mani del lettore non iniziato; quasi tutti, più o meno esplicitamente, presuppongono un pubblico al passo con il genere […] Mentre la letteratura fantasy lascia numerose porte aperte per il lettore occasionale, bisogna ammettere che quelle concesse dalla Sci-Fi sono davvero poche. La fantascienza più accessibile che abbiamo oggi a disposizione è stata scritta diversi decenni fa da persone che sono morte e sepolte». Dal 2010 al 2013 è stato a capo della Science Fiction and Fantasy Writers.
Ha fatto parte del pool di consulenti creativi della serie Tv “Stargate Universe”. Vive in Ohio con la moglie e la figlia.
Il suo blog è http://whatever.scalzi.com
Hanno detto de L’ultima colonia:
Scene di battaglia che fanno rimescolare il sangue, dialoghi scattanti e anticonvenzionali, per non dire dei temi morali e filosofici sollevati... Superbo!
THE WASHINGTON POST
Un thriller politico ricco di personaggi intriganti, dialoghi brillanti e momenti di altissima fantascienza.
THE GUARDIAN
Scalzi confeziona una miscela accattivante − di avventura e cospirazioni politiche in mondi alternativi – che incolla il lettore alla pagina fino alla fine.
BOOKLIST
Una scrittura che pulsa di inventiva e sfumature.
SF REVIEWS
I romanzi successivi a Morire per vivere confermano il talento di John Scalzi nel combinare azione militare e acuta introspezione con la trattazione di grandi questioni etiche di vibrante attualità.
LIBRARY JOURNAL
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Massimo Bencivenga |